ICT e AI

Bill Gates e l’AI

Bill Gates e l’AI: l’esperienza del genio rivoluzionario di Microsoft con l’intelligenza artificiale, nel post a cura di StartUp Mag

In questo ultimo periodo non si sente che parlare di Intelligenza Artificiale e la sua capacità di stravolgere le regole del gioco in tantissimi ambiti. Una rivoluzione partita già alcuni anni fa, per la quale i primi risultati si iniziano a vedere, grazie ad alcuni programmi come ChatGPT di OpenAI. Non siamo ancora del tutto capaci di comprendere umanamente dove sarà capace di arrivare il progresso tecnologico, avendo a disposizione una macchina in grado di apprendere (un pò come il nostro cervello), ma con una capacità infinitamente maggiore della nostra di immagazzinare dati e informazioni utili.

Si tratta di una tecnologia che sarà in grado, non tra molto tempo, di fare cose alle quali neanche lontanamente immaginiamo. Questo perchè non siamo ancora concretamente in grado di capire appieno le sue potenzialità. Anche se qualcuno, in questo periodo, ci ha provato. Stiamo parlando di Bill Gates, fondatore di Microsoft, uno dei principali partner di OpenAI, che a Forbes ha rilasciato un’intervista nella quale si discute di intelligenza artificiale e se ne delineano le possibili prospettive future.

Nel 2020 Bill Gates lascia il cda di Microsoft, ma non del tutto il mondo che ha contribuito a creare. Infatti, trascorre parte del suo tempo presso la sede centrale dell’azienda fondata da lui nel 1975, interessandosi ancora alla sua creatura e alle sbalorditive soluzioni fornite oggi dall’IA.

Già nel 2018, era venuto a conoscenza del lavoro di OpenAI e se ne è innamorato. Stava iniziando a capire che i progressi in questo campo erano significativi. Il machine learning stava iniziando a far intravedere le sue potenzialità e l’enforcement learning ha fornito la riprova di cosa sarebbe stato possibile fare con questo tipo di tecnologia. Ed è per questo che è iniziata questa partnership, che vede oggi Microsoft fornire i servizi di back-end ad OpenAI, necessari a far funzionare a dovere questa meraviglia.

Bill Gates nell’intervista rilasciata alla famosa rivista, fa già capire cosa potrà essere in grado di fare l’IA:

L’idea che un insegnante di matematica sia disponibile per gli studenti dei quartieri poveri, o che una consulenza medica sia disponibile per le persone in Africa che non avrebbero mai potuto andare da uno specialista, è fantastica. Non abbiamo forza lavoro sufficiente per molte cause meritevoli.

Bill Gates inserisce l’AI come un cambiamento epocale per la storia dell’intera umanità, in grado di cambiare per sempre le nostre vite, come successo in precedenza con i computer e la rete internet.

È sorprendente che ciò che ho visto nell’IA solo negli ultimi 12 mesi sia importante quanto il pc, il pc con interfaccia grafica utente o internet.

Ma in questo caso, forse, le implicazioni per l’umanità sono ancora più sbalorditive delle precedenti scoperte. Questo perchè ad essere rivoluzionato è il concetto stesso di scoperta, di innovazione tecnologica, di ciò che attende l’uomo nei prossimi tempi. Che Bill quantizza intorno ai 5-10 anni (almeno per quanto riguarda la robotizzazione delle fabbriche). Non così tanti, quindi.

Secondo Gates, il mercato del lavoro sarà profondamente interessato da questa rivoluzione nei prossimi anni, cambiando per sempre la nostra concezione, non solo di lavoro manuale ma anche intellettuale. Infatti, la capacità della macchina di replicare alcuni comportamenti cognitivi umani è sbalorditiva, anche se ancora oggi incompleta.

Come affermato dallo stesso Bill Gates a Forbes:

Ciò che sorprende è che, con questi modelli linguistici di grandi dimensioni e grazie alla possibilità di migliorarli, i compiti che riguardano la lettura e la scrittura – come riassumere una serie complessa di documenti o scrivere qualcosa nello stile di un autore preesistente – hanno raggiunto un livello di scorrevolezza sorprendente.

Prendiamo la capacità dell’intelligenza artificiale di rispondere a una domanda di un esame AP di Biologia. Quando un essere umano legge un libro di biologia, che cosa gli rimane in testa? Non possiamo descriverlo a livello neurologico. Ma la scorsa estate OpenAI ha mostrato progressi che davvero non mi aspettavo.

Cosa comporta tutto questo nel campo giuridico, o in quello dell’elaborazione delle fatture, o nella professione medica? C’è stata un’immensa quantità di sperimentazioni con ChatGPT per cercare di gestire queste applicazioni. Anche per funzioni fondamentali, come la ricerca. 

Conclusioni

Occorre ancora fare molti passi in avanti per migliorare il grado di efficacia dell’intelligenza artificiale, ma a sentire Gates, non siamo poi così lontani. L’avvento di questa tecnologia innoverà profondamente le nostre vite, consentendoci di arrivare lì dove ancora oggi non siamo in grado di arrivare da soli. Questo perchè avremo un alleato prezioso, capace di aiutarci nelle scoperte scientifiche e in campi affini, come quello della medicina, in tempi più rapidi. A questo punto nessun obiettivo sembra precluso. E c’è chi pensa addirittura ai viaggi nello spazio…